La testimonianza di Martino

“Si chiama Rondine!”

“Rondine???”

“Rondine!”

“Rondine è una forte di sicuro, chiamiamola!”

Credo che Mirtilla abbia dormito “bene” 15 o 20 giorni.

Avremmo gridato al miracolo per la fortuna di ritrovarci una dormigliona, non l’abbiamo fatto per scaramanzia. E non è servito a nulla!

Ad un certo punto, non so quando, come e perché, ha iniziato a svegliarsi 794 volte a notte.

Mirtilla dormiva con 3 ciucci: uno in bocca e due nelle manine. Per addormentarla in braccio con la ninna nanna ho dovuto fare un corso da equilibrista, uno da clown, 6 mesi di scuola di canto, un corso di teatro, un corso online di psicologia e un master in comunicazione.

La nostra è una famiglia dove mamma e papà non hanno orari d’ufficio. Noi abbiamo sempre da fare e siamo sempre in vacanza.

Siamo “liberi professionisti” si dice.

Ecco, liberi professionisti. Cioè professionisti di sicuro, liberi lo eravamo ben poco.

Al posto che guidare Mirtilla, eravamo comandati da lei. Eravamo i suoi “schiavi”, passatemi il termine.

Essendo quindi professionisti, liberi, per lo meno di gestire gli orari di lavoro a nostro piacimento, e avendo mia moglie Camilla un sonno che pesante è un eufemismo, mi sono sempre occupato io delle notti.

Siamo arrivati ad un certo punto che ogni volta che dicevo di andare a prendere le sigarette, Cami temeva non sarei mai più tornato. E devo dire che dopo alcune nottate un pensierino l’ho fatto. Mica per andarmene chissà dove e con chissà chi. Me ne sarei andato semplicemente un paio di mesi in un albergo a 100 metri da casa, a dormire.

Abbiamo capito di aver bisogno di aiuto.

Cami ha fatto una ricerca su internet.

“Ho trovato una specialista” mi ha detto un giorno

“Come si chiama Mrs Wolf, è la moglie?” ho risposto io

“No scemo, si chiama Rondine”

“Rondine???”

“Rondine!”

“Rondine è una forte di sicuro, chiamiamola!”

Dopo 4 minuti Rondine ha identificato il problema del sonno e ci ha dato la soluzione: “E certo, l’avete abituata ad addormentarsi con presenza, contatto e suzione, quindi quando si sveglia di notte (cosa assolutamente normale soprattutto per i bambini piccoli) per riaddormentarsi ha bisogno di presenza, contatto, suzione. Quindi, passo dopo passo, vanno tolti suzione, contatto e presenza. Facile”

Non solo, dopo 10 minuti di chiacchierata Rondine era consapevole della nostra situazione. Ma mica solamente del perché dei continui risvegli di Mirtilla. No, anche della gran parte dei meccanismi in atto fra me, Cami e Mirtilla.

Rondine ci ha presi per mano e ci ha guidati a essere due genitori più consapevoli. Ci ha indirizzato in questo viaggio, questo casino meraviglioso in continua evoluzione, dandoci gli strumenti per essere (o per diventare piano piano) le guide di nostra figlia. Perché semplicemente la maggior parte dei genitori questi strumenti non li hanno. Perché i loro genitori non li avevano e via via all’infinito. Non è colpa di nessuno. L’unica colpa sarebbe andare avanti a caso, scegliere di fregarsene pur consapevoli che questi strumenti sono a nostra disposizione.

Al di là dei piccoli o grandi problemi specifici, tutto si basa sul fatto che finché non staremo bene noi genitori, non potranno stare bene i nostri figli. Finché resteremo figli prima che papà e mamma, non potremo mai essere guide. Saremo guidati dal caso, dalla fortuna, e faremo crescere i nostri figli in una confusione totale. E al posto che essere un casino meraviglioso, sarà un inferno. Per tutti.

Ecco, per riassumere, con Rondine abbiamo ritrovato la serenità di essere genitori. Essere genitori è avere sempre da fare ed essere sempre in vacanza. Liberi professionisti. Ad oggi probabilmente Cami ed io non siamo ancora grandi “professionisti” come mamma e papà, ma sicuramente grazie a Rondine siamo tornati a sentirci liberi.

Liberi di sbagliare, di migliorare, di dirci quanto siamo stati bravi, di aiutarci e darci pacche sulle spalle e abbracci in giorni difficili, di ridere insieme e piangere di gioia, di cercare insieme le soluzioni. Liberi di aumentare gli strumenti necessari. Liberi di essere mamma e papà, e soprattutto tanto liberi da renderci conto di quanto siamo fortunati ad essere mamma e papà. E di ringraziare tutti i giorni l’esistenza per questo dono meraviglioso che abbiamo chiamato Mirtilla.

Mirtilla e Rondine. Che accoppiata!